INTERROGAZIONE n. 66 del 16/07/2015
Interrogazione n.66/10^ di iniziativa del Consigliere G. GIUDICEANDREA recante: "In ordine alla paventata demolizione del ponte di Sant'Eufemia d'Aspromonte (RC)"

Al Presidente della Giunta regionale ed all'Assessore alle Infrastrutture

Premesso che:
la società di servizio di trasporto pubblico denominata Ferrovie della Calabria s.r.l. con nota del 30 giugno 2015 da notizia sul proprio sito che è stato emesso il Bando di Gara con oggetto: "Lavori di demolizione del viadotto sito alla progressiva Km 23+443 della linea Gioia Tauro - Sinopoli S.P. e relativa vendita del materiale ferroso di risulta";
trattasi invece, contrariamente a quanto tecnicamente esposto, della demolizione dello storico ponte di Sant' Eufemia D'Aspromonte, da definirsi, per come sostenuto anche, tra le altre associazioni (Italia nostra - sezione di Crotone, Gruppo ferrovie storiche, e Ferrovie in Calabria) un raro esempio di archeologia industriale invece;
sulla questione in oggetto si è, con un articolato comunicato stampa, espressa in maniera contraria anche la Cgil;
la legislazione di riferimento in tale direzione prevede per come recita il D.L. 42/2004 (i beni immobili pubblici di oltre 50 anni di età (in seguito innalzata a 70 anni dal DL 70/2011), prima di ogni intervento di modifica e/o demolizione e/o vendita, necessitino di un una verifica obbligatoria di interesse culturale e storico da parte del Ministero per i Beni e le attività culturali);
il viadotto in questione è famoso tra gli appassionati di ferrovie in tutta Italia e all'estero per le sue caratteristiche tecnico-costruttive, che rendono questo ponte un esemplare unico per lunghezza e altezza nel panorama storico ferroviario Calabro-Lucano e non solo;
la demolizione e la vendita del materiale ferroso non comporterà nessun guadagno economico, che non avrebbe comunque giustificato la demolizione di parte del nostro passato e patrimonio storico come Regione Calabria;
l'impatto ambientale sarebbe devastante anche per l'equilibrio della flora e della fauna del sito per come documentato da uno studio dell’Università di Messina;
la tratta nel 2012 è stata sdemanializzata, cessando di essere riconosciuta come ferrovia, per diventare una semplice entità patrimoniale di proprietà delle Ferrovie della Calabria (provvedimento attuato dalla Regione Calabria - precedente proprietario dell'infrastruttura);
la demolizione del viadotto di Santa Eufemia comprometterà la fattibilità di un progetto annunciato dall'Associazione Ferrovie in Calabria, ovvero la trasformazione del tratto di ferrovia tra Palmi e Sinopoli in pista ciclabile per il tramite del posizionamento di pannelli studiati per adattarsi al binario, con il doppio vantaggio di preservare il tracciato, immerso negli splendidi paesaggi ai piedi dell'Aspromonte, rendendolo al contempo fruibile per il turismo ciclistico e naturalistico;
Per sapere:
quali sono tutte le azioni che il governo regionale intenderà adottare con urgenza al fine di preservare un patrimonio architettonico importante da considerarsi ad ogni ragione - bene comune - come il Viadotto di Santa Eufemia D'Aspromonte, e quali le azioni procedurali inderogabili per bloccare e revocare il bando di gara di cui sopra.

Allegato:

16/07/2015
G. GIUDICEANDREA